CLASSIC BOOK SHELF OF EUGENIO CORTY: IN THE WORKSHOP OF THE NOVEL “CATONE ANTICO”

Keywords: Eugenio Corti, Catone l’antico, Italian literature, Roman man, stories in image.

Abstract

On the 100th anniversary of Eugenio Corti’s birth (1921-2014), the article reports on the first study conducted on the material that the Italian author used to draft his historical novel Catone l'antico (Ares, Milan 2005). This is the third element of a trilogy defined by Corti himself as “racconti per immagini” (stories in images), since he has adopted a new literary style, very close to the languages of cinema, television and computers.

The essay examines the genesis of the novel in order to understand how a modern writer tackles the times of an ever-evolving artistic production and it also determines any debts and credits of his creative work.

Along a survey of Catone's preparatory material (whose summary is at the end of the article), it is possible to outline the main directions of Corti's research as well as to analyse the work from different perspectives, even to connect it to the rest of the author’s production.

All things considered, the study proves that Eugenio Corti does not change his writing purposes, as his literary topics do. Through the life of a Roman man (ancient only for historical distance), the author of Il cavallo rosso (The Red Horse) continues to demonstrate how it is false the idea of freedom to live happy and free without man's wickedness. That was also an idea of the Communists, who have always censored the writer, through part of the leading and intellectual class of Italy.

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References

Il presente saggio è un estratto della tesi di laurea magistrale L’Antico e i moderni: tra le pagine di Eugenio Corti per il suo Catone, ispirata da Cesare Cavalleri e Alessandro Rivali, discussa presso l’Università Cattolica di Milano il 30 novembre 2018 con la relazione del ch.mo prof. Giuseppe Langella e la controrelazione della prof.ssa Elena Rondena.

La consultazione è stata resa possibile grazie alla cortesissima disponibilità della signora Vanda di Marsciano e del direttore della biblioteca, rev. prof. don Federico Gallo.

Il focus su quest’ultimo aspetto va senza dubbio ricollegato all’interesse generale di Eugenio Corti per la preistoria in terra italiana, come si evince dal fatto di possedere Guida della preistoria italiana, a cura di A.M. Radmilli, Sansoni, Firenze 1975.

Si veda, per esempio, P. Scaglione, Parole scolpite (I giorni e l’opera di Eugenio Corti), pref. di F. Livi, Edizioni Ares, Milano 2002, p. 38.

E. Corti, Catone l’antico, postf. di C. Cavalleri, Ares, Milano 2005, p. 430.

M. Caprara, La milizia dello scrivere, in La trama del vero (Scritti in onore di Eugenio Corti, Bellavite Editore, Missaglia 2000, p. 13.

E. Corti, Catone l’antico, pp. 429-431.

Sono considerazioni che vengono dall’applicazione al romanzo di quanto teorizzato in J. Truby, Anatomia di una storia (I ventidue passi che strutturano un grande script), trad. di V. Tavini, Dino Audino Editore, Roma 2009 e in R. McKee, Story (Contenuti, struttura, stile, principi per la sceneggiatura e per l’arte di scrivere storie), trad. di P. Restuccia, Omero, Roma 2010, manuali di storytelling di vasta accoglienza internazionale. Per quanto un’indagine in questo senso su tutti e tre i racconti per immagini sarebbe molto interessante da affrontare, non è possibile farlo in questa sede.

E. Corti, Catone l’antico, pp. 426-428.

V. Ibi, p. 309.

Ibidem.

V. Ibi, p. 24. e p. 301.

Ibi, p. 310.

Eugenio Corti diceva che vivere con la moglie era come «avere sempre davanti un modello» e difatti la signora Vanda è il modello delle molte figure femminili che costellano le pagine delle opere di Corti, non solo del Catone. A questo proposito si veda P. Scaglione, Parole scolpite, pp. 114.

Per approfondire questo tema, Corti studia anche i greci di età non certo catoniana, come Erodoto Tucidide, Plutarco, ma anche Mommsen e Jean-Noël Robert, testo – quest’ultimo – che, come scrive su un foglietto ritrovato tra le pp. 406 e 407 del Caton ou le citoyen, è «incomparabile in merito all’influenza della cultura greca sul mondo romano».

E. Corti, Catone l’antico, pp. 18-19.

V. I. Calvino, Italiani, vi esorto ai classici, in «L’espresso», 28 giugno 1981, pp. 58-68.

La prova che proprio in questo senso fili il ragionamento cortiano, evidentemente ispirato dall’ottimismo cristiano, è fornita anche in P. Scaglione, Il mondo del vivere solidale, in La trama del vero, pp. 95-96.

S. Moscati, Antichi imperi d’Oriente, Club del libro fratelli Melita, La Spezia 19872, p. 30.

Plinio il Giovane, Lettere ai familiari, a cura di G. Vitali, Zanichelli, Bologna 1963, p. 247.

Si veda, per esempio, J.-N. Robert, Caton ou le citoyen, pp. 24, 66-67 e 232.

V. E. Corti, Catone l’antico, p. 243.

Si veda, per esempio, Ibi, p. 131.

Ibi, pp. 345-346.

Ibi, p. 89.

V. T.M. Plauto, Asinaria, trad. di M. Scàndola, Bur, Milano 2004, p. 144.

E. Corti, Catone l’antico, p. 136.

V. P. Scaglione, Parole scolpite, p. 17.

Su questi aspetti si veda l’interessantissima contaminatio post contaminationem proprio sulla bellezza (e la bruttezza) nell’arte alle pp. 417-418 del romanzo.

Così Livi alla cerimonia di premiazione del Primo Premio Internazionale Eugenio Corti, svoltosi il 17 gennaio 2018 a Milano, nella sede del Consiglio Regionale della Lombardia.

Mc 7, 21-23.

V. S. Senese, Controcorrente, fedele a una tradizione di bellezza e verità, in «Fides Catholica», I (2006), 2, p. 194.

V. M. Meschini, Catone, il bisbetico che vedeva lontano, in «Il Giornale», Milano, 28 aprile 2005.

Tucidide, La guerra del Peloponneso, vol. I, trad., intr. e note di L. Annibaletto, Mondadori, Milano 1952, p. 11.

Published
2021-12-09
How to Cite
ROMANO, D. (2021). CLASSIC BOOK SHELF OF EUGENIO CORTY: IN THE WORKSHOP OF THE NOVEL “CATONE ANTICO”. Accents and Paradoxes of Modern Philology, 1(6), 101-120. https://doi.org/10.26565/2521-6481-2021-6-05